IMPORTANTI NOVITA’ su CESSAZIONE SERVIZIO delle VIACARD.

In relazione alla nostra mail del 4 novembre scorso, relativa alla dismissione del servizio viacard da parte di Telepass SPA, c’è arrivata l’indicazione che come Consorzio dobbiamo provvedere noi personalmente alla chiusura delle viacard.

Per non farvi perdere tempo nella ricerca e recupero delle viacard, Vi chiediamo semplicemente:
di inviarci quanto prima, alla e-mail assistenza@asartservizi.it , una comunicazione di “Richiesta chiusura di TUTTE le viacard”.
Le viacard poi con comodo potete recuperarle ed eliminarle direttamente Voi: non servirà assolutamente che ce le inviate.

Grazie per la Vostra collaborazione.

Gentile Consorziato,
a seguito della pubblicazione del DPCM del 22 marzo 2020, vogliamo rassicurarvi dell’impegno costante del Consorzio AS.AR.T. nel mantenere l’operatività aziendale.

Durante questo difficile periodo, anche il Consorzio come d’altronde tutte le altre aziende, è costretto ad adeguarsi e ad implementare soluzioni alternative per mantenere la propria operatività quotidiana.

Sussistono perciò alcune limitazioni alle nostre attività, dettate anche dalla necessità di salvaguardare la salute del personale, di voi Consorziati e delle comunità in cui viviamo e operiamo:
– Vi chiediamo cortesemente di utilizzare come mezzo di comunicazione l’email (piuttosto che il telefono), perché a queste faremo il possibile per rispondere
I tempi di ricezione e spedizione del materiale (telepass, viacard, Premium Truck, ecc.) e documentazione varia, saranno necessariamente più lunghi
– A causa di difficoltà riscontrate con alcuni corrieri, prima di spedirci materiale (telepass guasti, documentazione, ecc.), Vi chiediamo cortesemente di contattarci preventivamente via mail.

Le nostre mail aziendali sono:

per l’Assistenza: assistenza@asartservizi.it
per la Contabilità: contabilita@asartservizi.it

Continueremo ad informarvi per ogni eventuale modifica e Vi ringraziamo per la vostra comprensione durante questa situazione senza precedenti.

Un cordiale saluto.

Il Consorzio AS.AR.T. Servizi è stato presente agli Stati Generali del Trasporto 2019 che si è svolto sabato 11 maggio 2019 presso l’Auditorium Fondazione Cassamarca a Treviso.

Si è parlato dell’evoluzione e delle problematiche dell’autotrasporto italiano, ed in particolare veneto, per poi passare a discutere su idee, proposte ed iniziative per lo sviluppo di un settore che è un cardine dell’economia italiana.

 

Asart Servizi: 350 aziende dell’autotrasporto del nordest (con 4mila mezzi) piu’ competitive grazie al consorzio con molte aziende altoatesine. Il Telepass Italia è solo uno dei servizi che Asart offre ai propri soci disseminati in quasi tutte le province del Nordest ma con presenze importanti non solo nel Veneto centrale ma anche in Friuli e, soprattutto, in Alto Adige. Il consorzio ha base padovana e diffusione territoriale triveneta. Offre servizi agli autotrasportatori.

Immaginatevi un serpentone che si sviluppa per la bellezza di 40 chilometri: sarebbe questo l’impatto visivo se si mettessero in fila, metro più metro meno, i 4mila mezzi pesanti che usufruiscono dei vantaggi offerti da Asart Servizi, il consorzio con base padovana e diffusione territoriale triveneta che mette a disposizione del mondo dell’autotrasporto merci tutta una serie di servizi che, in ultima analisi, si trasformano in vantaggi economici per le circa 350 imprese, alcune più piccole ma altre anche molto grandi (una vanta addirittura 300 mezzi su strada) che compongono la compagine consortile.

Alla guida (è proprio il caso di dirlo) di questa struttura molto snella ma molto efficiente (2 sono i dipendenti fissi e 5 i membri del consiglio di amministrazione), nata nell’ambito di Confartigianato nell’ormai lontano 1986, è Giorgio Paccagnella, un passato al volante ed un presente a favorire la competitività delle aziende associate.

“Quando abbiamo cominciato – spiega Paccagnella – ci occupavamo di commercializzare i buoni carburanti. Oggi sono i pedaggi autostradali quello che potremmo definire il nostro “core business”, ma sarebbe più corretto parlare di servizi autostradali”.

In effetti il Telepass Italia è solo uno dei servizi che Asart offre ai propri soci disseminati in quasi tutte le province del Nordest ma con presenze importanti non solo nel Veneto centrale ma anche in Friuli e, soprattutto, in Alto Adige.

“Adesso – continua Paccagnella – sono servizi come il Premium Truck che interviene, ad esempio, in caso di incidente o il K Master satellitare che segue il movimento del mezzo ad essere particolarmente apprezzati, ma acquistano sempre maggiore importanza i passaggi nelle autostrade europee, le carte per i tunnel del Frejus e del Monte Bianco, le assicurazioni, le carte carburanti, ecc.”

Alla fine del 2017 Asart Servizi, nel cui consiglio di amministrazione siedono, oltre a Paccagnella, il vice Michele Varotto ed i consiglieri Roberto Masiero, Huber Rieger ed Enzo Cattazzo, ha chiuso il bilancio con 11 milioni di euro di fatturato, 1,2 dei quali distribuiti ai soci come contributi e l’obiettivo per l’anno in corso è quello di raggiungere la considerevole cifra di 13 milioni di euro.

“Valori importanti – sottolinea il presidente – che ci hanno consentito, attraverso le piccole percentuali che tratteniamo al fine di remunerare il nostro lavoro ed investire per il futuro, di acquisire la sede sociale di viale Codalunga a Padova e che prossimamente ci permetteranno di allargare i nostri orizzonti oltreconfine”.

Non che l’estero sia una novità per Asart (c’è anche qualche socio straniero), ma adesso nel mirino del consorzio stanno per entrare i servizi relativi a trafori, traghetti, attraversamento della Manica, ecc.

Ma i vantaggi non si limitano a quelli citati.

“Uno dei servizi più apprezzati – rivela Paccagnella – è la presentazione delle domande per i rimborsi dei contributi che provvediamo ad inoltrare direttamente al comitato albo senza costi aggiuntivi per i consorziati così come eroghiamo loro lo sconto massimo stabilito dal governo tramite la società Autostrade”.

Insomma una riprova estremamente concreta del vecchio adagio “l’unione fa la forza” applicato ad un settore, quello dell’autotrasporto, che pur vantando percentuali “bulgare” di quote di mercato (in Italia le merci viaggiano su gomma in percentuali che superano l’80%) deve fare i conti con una concorrenza estera non sempre corretta e con infrastrutture non sempre all’altezza.

 

(da “Il Mattino di Padova” , 17 dicembre 2018)